L’Abbazia
di Farfa
Trascrizione e decorazione di codici nell’antico feudo imperiale di Farfa: novità e unicità nella produzione manoscritta dello scriptorium farfense.
L’Abbazia di Santa Maria di Farfa, fondata intorno alla metà del VI secolo, tra la sabina e il reatino, distrutta dai longobardi e poi dai saraceni, più volte ricostruita, nel 775 ottenne da Carlo Magno il privilegio imperiale. Tra il IX e l’XI secolo, nel suo scriptorium – dove si distinse la figura di Gregorio da Catino – si trascrissero preziosi codici e si diede forma ad una scrittura tipica, la “romanesca farfense”. La Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Farfa ospita attualmente la raccolta di manoscritti e libri a stampa costituita in seguito alla ricostituzione del cenobio negli anni Venti del Novecento; del ricchissimo patrimonio manoscritto e librario farfense – in gran parte disperso – rimane traccia nella Biblioteca nazionale centrale di Roma e in altre istituzioni italiane ed europee.