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Incunaboli nella biblioteca
dell’Abbazia di Casamari

Oggi sono 19 gli incunaboli conservati presso la Biblioteca statale annessa al Monumento nazionale di Casamari, testimonianze della raccolta di opere risalenti alla prima stagione della stampa un tempo appartenuta ai monaci dell’abbazia di Veroli.

Bernardo di Chiaravalle, Sermones de tempore et de sanctis et de diversis, part., Basilea 1495, Universitat Dusseldorf, 214 Bl., urnnbndehbz0611-102215 (CC BY-NC-ND 4.0)

La collezione di incunaboli della Biblioteca statale annessa al Monumento nazionale di Casamari include 19 edizioni risalenti al primo periodo della stampa a caratteri mobili. I volumi sono quasi tutti stampati in Italia – uno in Svizzera e uno in Francia – in un periodo che va dal 1471-72 al 1498. Tra queste, una Biblia latina, un commentario, opere della tradizione cistercense, di dottori e padri della Chiesa. Spicca una selezione di volumi di sermoni: quello del predicatore domenicano spagnolo Vincenzo Ferrer e le opere dei francescani Angelo da Chivasso, teologo e giurista, e Bernardino Busti, predicatore.

Opere della tradizione cistercense

Il monaco cistercense Bernardo di Chiaravalle è l’autore più rappresentato nel catalogo degli incunaboli attualmente conservati nell’Abbazia di Casamari. Fondatore dell’abbazia di Chiaravalle, dottore della Chiesa, Bernardo (1090-1153) aveva indossato l’abito monastero di Cîteaux, dove aveva preso le mosse la riforma cistercense. Le preziose edizioni quattrocentesche tramandano i Sermones de tempore et de sanctis et de diversis, volume stampato a Basilea nel 1495; gli Opuscula, stampati nello stesso anno a Brescia da Angelo e Giacomo Britannico; e i Sermoni necessarii al ben vivere, testo in volgare stampato a Firenze per l’editore Pietro Pacini tra il 1495 e il 1496 (la copia conservata presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma è disponibile in formato digitale).

Edizioni rare nella biblioteca di Casamari

Il 28 settembre 1490 fu dato alle stampe, presso la tipografia romana di Stephan Plannck, il Manipulus curatorum, del teologo spagnolo Guido de Monte Rocherii. Un popolare manuale destinato ai sacerdoti, che ebbe svariate edizioni anche nel Cinquecento e cadde in disuso dopo il Concilio di Trento. La copia conservata presso la biblioteca dell’Abbazia di Casamari della stampa romana è una delle 10 di cui si conosca la collocazione. La raccolta di incunaboli di Casamari include altre edizioni rare, come il Liber sextus Decretalium, parte della raccolta di norme del diritto canonico promulgata da papa Bonifacio VIII, stampata a Roma da Ulrich Han nel 1478, e i Sermones funebres et nuptials, opera di Gregorio Britannico, stampata a Brescia da Angelo Britannico intorno al 1498.

Nicola da Lira e le Postilla super totam Bibliam

Nella biblioteca dell’Abbazia di Casamari si conserva, in due versioni, l’incunabolo dell’importante e diffusa opera dell’esegeta francescano Nicola da Lira Postilla super totam Bibliam. La più vecchia, è l’edizione in folio, in cinque parti, stampata a Roma tra il 1471 e il 1472 da Sweynheym e Pannartz – i prototipografi che avevano inaugurato, presso il monastero di Subiaco, la stagione della stampa in Italia –, fu il primo commentario biblico ad essere dato alle stampe; la seconda, pubblicata il 9 agosto 1488 a Venezia, fu stampata da Boneto Locatelli per l’editore e stampatore Ottaviano Scoto.