Sess. 110
Le Istituzioni di Giustiniano

Dall’antica biblioteca dell’Abbazia di Casamari proviene il codice Sess. 110 recante uno dei testi alla base della cultura giuridica europea, le Institutiones di Giustiniano.

Giustiniano, Institutiones, Sess. 110, Roma, Biblioteca nazionale centrale, partic.

Proveniente dallo scriptorium dell’Abbazia di Casamari, oggi collocato presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, il Sess. 110 è un codice prezioso. Esso conserva infatti una delle più antiche tracce delle Istituzioni di Giustiniano, parte della più vasta codificazione giustinianea, in forma originale e quasi integrale. Insieme ai Digesta, al Codex, alle Novellae, costituiscono quello che nel Medioevo è definito il Corpus iuris civilis, tra le principali fonti dei più importanti codici civili europei moderni. Il codice, risalente alla fine dell’XI secolo, è composto da tre unità codicologiche, e presenta numerose glosse a margine del testo, attribuite a mani diverse.

IL CODICE IN BREVE

Sessoriano [= Sess.] 110

Temi: opere teologiche, agiografiche, giuridiche, epistole

Soggetto: carte 1-68, Pseudo-Agostino, De vera et falsa poenitentia ad Christi devotam liber unus, Dionigi il Piccolo, Vita sancti Pachomii abbatis tabennensis autore graeco incerto interprete Dionysio exiguo abbate romano, Ildeberto di Lavardin, Epistole scelte; carte 69-84, Ursula et sociae, Epistola ad virgines Christi universas super historia nova undecim milium virginum e Liber Revelationum B. Elisabeth Schonaugiensis de sacro exercitu virginum Coloniensium; carte 85-147, Giustiniano, Institutiones

Tipologia: manoscritto membranaceo

Cronologia: fine XI secolo (data stimata: 1076-1100)

Caratteristiche: 3 unità codicologiche; 201/203-134/138 mm; iniziali semplici in rosso; presenta rare iniziali ornate

Provenienza: Abbazia di Casamari (attestata per unità cod. 3; per unità cod. 1-2 incerta)

Collocazione attuale: Roma, Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II

Le vicissitudini del Sess. 110

Una ricostruzione delle vicissitudini del codice un tempo appartenuto alla biblioteca dell’Abbazia di Casamari è possibile a partire da timbri e testimonianze. Pervenuto a Roma, presso la Biblioteca Sessoriana di Santa Croce in Gerusalemme, in seguito alle soppressioni napoleoniche fu conservato insieme ai volumi della Sessoriana presso la Biblioteca Apostolica Vaticana (1810-17) per tornare quindi sotto la custodia dei monaci cistercensi di San Bernardo alle Terme e poi di quelli di Santa Croce in Gerusalemme. Giunse, infine, alla Biblioteca nazionale centrale tra i beni incamerati dal demanio come stabilito dalle leggi sull’asse ecclesiastico.

Catalogo dei manoscritti del Fondo sessoriano, p. 113, Roma, Biblioteca nazionale centrale
Un manuale ad uso scolastico

Le Institutiones nascono come manuale scolastico, ma sono promulgate con forza di legge dall’imperatore Giustiniano (482-565) nell’anno 533. Giunte sino a noi attraverso fonti prima manoscritte – in forma frammentaria – poi a stampa, le Institutiones furono compilate prendendo a modello analoghe opere precedenti, in particolare le Istituzioni di Gaio (II sec. d.C.) e furono oggetto di studio nelle prime scuole di diritto in epoca altomedievale. Il manuale includeva un’esposizione del diritto privato – diritto delle persone e diritto di famiglia, proprietà, successioni, contratti e obbligazioni… – e del processo civile.