La battaglia
di Montecassino (1944)
Nel febbraio del 1944 l’area su cui sorge l’Abbazia di Montecassino subisce un pesante bombardamento da parte dell’aviazione alleata, che distrugge quasi completamente le strutture del complesso monastico.
Nel corso del secondo conflitto mondiale, la badia di Montecassino subisce la sua quarta distruzione. Dalla metà di gennaio del 1944, gli Alleati e le forze tedesche si fronteggiano nei pressi di Cassino, situata in posizione strategica, lungo la linea Gustav; gli scontri proseguiranno per oltre cinque mesi. Si contano già numerose vittime fra i civili, come numerosi sono gli sfollati che hanno trovato rifugio presso il monastero, accolti dall’abate Gregorio Diamare e dai pochi monaci rimasti. Molti dei confratelli, infatti, si trovavano a Roma, dove avevano scortato parte del prezioso patrimonio artistico, archivistico e bibliotecario dell’Abbazia, come stabilito dal comando tedesco nei mesi precedenti alla battaglia.
Il bombardamento del 15 febbraio 1944
È il mattino del 15 febbraio 1944. L’ aviazione alleata, convinta che le truppe tedesche si siano insediate all’interno dell’abbazia, bombarda l’area, provocando la distruzione pressoché totale dell’antico insediamento monastico e del suo inestimabile patrimonio. Si tratta di una convinzione errata: i tedeschi avevano garantito all’abate che l’area non sarebbe stata interessata da operazioni belliche. Il bombardamento aereo prosegue per l’intera mattina del 15 febbraio. L’antico monastero – «incomparabile monumento di religione, di cultura, di arte, di civiltà», come lo definirà più tardi papa Paolo VI – è raso al suolo. Tra i cumuli di macerie si distinguono e risaltano alcune – poche – statue miracolosamente integre.
La ricostruzione postbellica della cattedrale
Al nuovo abate Ildefonso Rea (1945-1971) spetta il compito di promuovere e sostenere la riedificazione del complesso monastico nel secondo dopoguerra. Della cattedrale, si preservano i pochi elementi superstiti, come alcuni affreschi sulla parete del presbiterio, l’altare maggiore e l’urna in bronzo contenente i resti dei santi Benedetto e Scolastica, la porta in bronzo dell’XI secolo, parte del coro, il tabernacolo di Nicola Salvi e la tomba di Piero de’ Medici, oltre a parte della cripta. E si opta per un progetto di ricostruzione basato sui disegni di Cosimo Fanzago (XVII-XVIII sec.). L’Abbazia di Montecassino è inaugurata in forma solenne da papa Paolo VI il 24 ottobre 1964.