Home/Le 11 biblioteche monumentali/Monastero di Santa Scolastica di Subiaco/Torquemada, la rilettura della Regola, la riforma dell’ordine

Torquemada,
la rilettura della Regola,
la riforma dell’ordine

Expositio Regulae sancti Benedicti: un’edizione a stampa dell’interpretazione della regola opera del domenicano Juan de Torquemada custodita nella biblioteca del monastero di Santa Scolastica di Subiaco.

Con data 4 maggio 1491 fu stampata a Parigi l’Expositio Regulae sancti Benedicti, una interpretazione della regola effettuata dal teologo Juan de Torquemada circa mezzo secolo prima. Nato a Valladolid nel 1388, zio del Grande Inquisitore Tomas de Torquemada, Juan entrò nell’Ordine di san Domenico a sedici anni, dove condusse la prima formazione in filosofia e teologia; messosi in luce presso i superiori, nel 1417, fu incluso nell’ambasceria inviata al Concilio di Costanza da Caterina di Lancaster reggente della corona di Castiglia per il figlio Giovanni II. Al ritorno fu mandato a Parigi per perfezionare la formazione teologica, che completò nel 1425. Partecipando al concilio generale dell’Ordine (1431) Torquemada espresse sostegno della riforma dell’Ordine propugnata dal maestro generale, esprimendo già lì una posizione cui avrebbe sempre tenuto fede, con una attività intensa in cui si può far rientrare anche la sua lettura della Regola benedettina.

Il commento alla Regola

Nel 1435, quando le tensioni tra Concilio e papa arrivarono a un momento di rottura con l’elezione dell’antipapa Felice V, Torquemada prese una chiara posizione anticonciliarista; quattro anni dopo, mentre era ambasciatore in Francia, veniva creato cardinale, insieme a un gruppo di prelati tra i quali era anche Bessarione. Impegnato nei tentativi di riunificazione della chiesa greca con la latina, si trovò profondamente coinvolto nei tentativi di riforma della Chiesa, a partire da quella delle singole comunità religiose e offrendo per primo dimostrazione dell’osservanza stretta della regola, non smettendo mai di indossare l’abito dell’Ordine cui apparteneva. Nel 1442 ricevette da Arsenio, abate di Santa Giustina, la richiesta di un commento alla Regola che servisse all’importante riforma dell’Ordine benedettino nata avviata dall’abbazia padovana.

La lettera del monaco Arsenio e la risposta di Torquemada si leggono in apertura al testo del commento che il cardinale e teologo domenicano produsse in quella occasione, come si vede anche nella edizione a stampa. Dato così un grande contributo all’impulso riformatore di Santa Giustina, che avrebbe avuto un grandissimo impatto, Toquemada si impegnò egli stesso nella riforma, tra gli altri, dei monasteri benedettini della sua regione di origine (san Claudio di Leon, San Salvador di Oña e Sahagun), oltreché del convento domenicano di San Paolo di Valladolid nel quale s’era formato.

L’INCUNABOLO IN BREVE

Expositio super regulam…

Soggetto: Expositio super regulam beatissimi patris Benedicti

Autore: Juan de Torquemada

Data: edizione a stampa

Luogo: Parigi

Formato: in-folio

Lingua: latino

Caratteristiche: iniziali in inchiostro rosso. Titoli correnti e lettere maiuscole nel testo toccate in inchiostro rosso

Polonsky Foundation – IGI Digitization Project
Torquemada e la produzione del libro a stampa

Nominato nel 1453 cardinale protettore dell’Ordine camaldolese, in quel torno di tempo Torquemada divenne abate commendatario di Subiaco, dove curò la riforma della vita monastica e dove anche appoggiò Sweynheym e Pannartz nell’impianto della tipografia. Il rapporto di Torquemada con la tipografia è rafforzato dalla pubblicazione nel 1466 (1467) del primo libro illustrato stampato in Italia: Meditationes, riflessioni ispirate al ciclo di affreschi del chiostro di Santa Maria sopra Minerva a Roma, che egli stesso aveva voluto. Il volume fu stampato a Roma, da Ulrich Han, corredato da una serie numerosa di eloquenti vignette silografiche. Alla biblioteca di Santa Maria sopra Minerva Torquemada destinò la propria raccolta libraria, prima di esservi sepolto, nella cappella dell’Annunziata, quando morì nel 1468.