Il Grand Tour
delle biblioteche monastiche

I centri monastici italiani e le loro raccolte di libri e documenti nello sguardo dei viaggiatori-eruditi, tra XVII e XIX secolo.

Bipatentes portae majoris valvae ex aere, in quibus universas monasterii possessions litteris argenteis Desiderius Abbas, qui postea Victor III  dictus est, imprimi curavit. […] Chorus navisupereminet cum ara majore, & sua restudine a Lanfranco praeclare depicta: sub qua jacet crypta sum altari sancti Benedict, aliique duobus Placido & Mauro nuncupatis. […] Ad sinistram Casinensis ecclesiae partem hospitium exstat ad excipiendos peregrinos, qui frequentes eo conluunt… Ad dextram ecclesiae consistunt regulares officinae, claustrum, dormitoria, saedes Abbatis & hospitium…

Jean de Mabillon , Iter italicum litterarium

Bipatentes portae majoris valvae ex aere, in quibus universas monasterii possessions litteris argenteis Desiderius Abbas, qui postea Victor III  dictus est, imprimi curavit. […] Chorus navisupereminet cum ara majore, & sua restudine a Lanfranco praeclare depicta: sub qua jacet crypta sum altari sancti Benedict, aliique duobus Placido & Mauro nuncupatis. […] Ad sinistram Casinensis ecclesiae partem hospitium exstat ad excipiendos peregrinos, qui frequentes eo conluunt… Ad dextram ecclesiae consistunt regulares officinae, claustrum, dormitoria, saedes Abbatis & hospitium…

Jean de MabillonJean de Mabillon , Iter italicum litterarium

Dall’altra parte, l’Abate Desiderio tiene nelle mani il codice in quella stessa forma che si ammira ancora oggi in biblioteca, e lo offre a San Benedetto. Si vede inoltre il diacono che ha la mano sulle spalle di Desiderio, Leone [Marsicano] che appunto scrisse quel codice.

Bernard de Montfaucon, Diarium Italicum

Prima i libri, poi le cose sacre. La Biblioteca rinnovata si trova ora presso il Capitolo: tutti i libri chiusi di nuovo nella medesima forma. Sopravvivono ancora cinquecento codici in pergamena, molti sono stati portati via da lì, alcuni li trovammo in Vaticano…

Jean de MabillonJean de Mabillon , Iter italicum litterarium

Dall’altra parte, l’Abate Desiderio tiene nelle mani il codice in quella stessa forma che si ammira ancora oggi in biblioteca, e lo offre a San Benedetto. Si vede inoltre il diacono che ha la mano sulle spalle di Desiderio, Leone [Marsicano] che appunto scrisse quel codice.

Bernard de Montfaucon, Diarium Italicum

Adì 20 Finalmente salimmo al Santo Monastero. La salita è ripida, ma spianata, e selciata coll’arte e veramente è cosa di stupore come si siano potuti tirar a quell’altezza tanti massi. S’entra nel Monastero per un volto basso conservato per la sua antichità. S’entra poi in un bell’atrio coperto a poi si salgono 40 gradi di marmo per li quali s’arriva alla Chiesa grande, bellissima, e ricchissima tutta dipinta da Luca Giordano.

Adì 31 La mattina andai in Archivio per proseguire ad incontrar scritture antiche con Pietro Diacono, ma con mio stupore non trovai più che cose posteriori alla sua età, cercando indarno i diplomi di tanti Pontefici anco assunti da questa Casa che pure sono nel Registro. Il R. P. Alessandro mi dice che non vi sono gli originali, perché andati una volta a Roma non sono più tornati.

B. BacchiniBenedetto Bacchini

Non so se vi abbia contrada al mondo, che per benigno riguardo di natura faccia tanto bene agli occhi del corpo e dell’anima, come quella valle, detta Metelliana, che accoglie ne’ suoi recessi la badia della SS. Trinità di Cava.

Luigi_Tosti_obLuigi Tosti
Jean de Mabillon

Prima i libri, poi le cose sacre. La Biblioteca rinnovata si trova ora presso il Capitolo: tutti i libri chiusi di nuovo nella medesima forma. Sopravvivono ancora cinquecento codici in pergamena, molti sono stati portati via da lì, alcuni li trovammo in Vaticano…

Jean de Mabillon , Iter italicum litterarium
Luigi_Tosti_ob

Non so se vi abbia contrada al mondo, che per benigno riguardo di natura faccia tanto bene agli occhi del corpo e dell’anima, come quella valle, detta Metelliana, che accoglie ne’ suoi recessi la badia della SS. Trinità di Cava.

Luigi Tosti